Detto anche pipa, l’attacco manubrio nelle bici da corsa è un componente spesso trascurato dai cicloamatori, ma di fondamentale importanza per tanti motivi. Il primo tra tutti è che, essendo l’elemento che congiunge il tubo dello sterzo al manubrio, può essere considerato il vero componente rifinitore della posizione sulla bici da corsa.
Hai fatto per caso una verifica della tua posizione in sella con uno dei tanti metodi esistenti in commercio? Ti hanno detto che la tua bici da corsa ha un attacco manubrio troppo corto o troppo lungo tale da determinare una non corretta posizione in bici? O semplicemente sei attratto dai tanti prodotti nuovi e innovativi presenti sul mercato e vuoi sostituire il tuo vecchio attacco manubrio con uno nuovo? O forse devi acquistare una bici da corsa e stai scegliendo tutti i componenti da montare?
Se ti ritrovi in una di queste situazioni, allora questo articolo fa per te. Ti spiegherò quali sono le peculiarità e le caratteristiche che deve avere un attacco manubrio per essere montato sulla tua bici da corsa e ti indicherò i modelli più innovativi realizzati dalle migliori case costruttrici. Dunque, cosa aspettiamo? Cominciamo ad analizzare le caratteristiche di questo importante componente.
Lunghezza attacco manubrio bici da corsa
L’elemento più importante nella scelta dell’attacco manubrio è la sua lunghezza. La gamma dei prodotti presenti sul mercato offre lunghezze che vanno dagli 80 mm ai 130 mm. Una pipa troppo corta ci obbliga a pedalare troppo raccolti, una troppo lunga ci obbliga invece a stenderci completamente in avanti in una posizione alquanto scomoda. In entrambi i casi il rischio è comunque quello di non ottenere una pedalata fluida ed efficace e di andare incontro a problemi fisici e di infiammazioni di vario genere.
Dunque la scelta dell’attacco manubrio deve essere fatta nel momento in cui si decidono le misure della proria bici da corsa, in quanto per una postura ideale e quindi una pedalata ottimale diventa fondamentale la distanza sella-manubrio.
La distanza sella-manubrio
Innanzitutto bisogna sfatare un vecchio metodo che voleva che tale misura si prendesse da punta sella a fine attacco manubrio. Non è più il metodo corretto in quanto le selle moderne hanno lunghezze troppo differenti e sfasano completamente tale misura. Anche il punto fine attacco non è da considerare attendibile, poiché le pieghe hanno misure differenti, come differente può essere il montaggio del manubrio stesso.
Per questi motivi oggi è preferibile prendere la misura della distanza sella-manubrio dal cuore anatomico della sella al punto di appoggio delle mani sulla parte superiore della leva del freno. Il resto del lavoro lo fanno gli esperti di posizionamento in bici.
Inclinazione attacco manubrio bici da corsa
Un atro elemento importante da prendere in considerazione è l’inclinazione attacco manubrio bici da corsa e sta a indicare l’angolo che si viene a creare tra l’estensione della pipa e la proiezione del collarino forcella. Tale angolo serve a definire le ultime regolazioni per una ancora migliore e ottimale posizione in sella: un attacco manubrio più o meno inclinato permetterà una posizione in sella più aerodinamica, quindi bassa, oppure comoda, quindi alta.
Montaggio attacco manubrio
I moderni attacchi manubrio sono estremamente facili da montare e da regolare. La parte frontale è costituita da una piastrina che va a serrare l’attacco manubrio alla piega attraverso 2 o più generalmente 4 viti a brugola. La parte opposta invece è dedicata all’innesto del tubo forcella. Il seguente video spiega nel dettaglio come montare un attacco manubrio FSA.
I materiali dell’attacco manubrio per le bici da corsa
I materiali che vengono impiegati per produrre gli attacchi manubrio sono:
- il carbonio
- l’alluminio
- il magnesio
- l’acciaio
Attacco manubrio in carbonio bici da corsa
Il carbonio ha cambiato radicalmente la concezione del vecchio attacco manubrio e del manubrio stesso. Un tempo questi componenti erano completamente rigidi, due barre di acciaio che conferivano un’enorme rigidità alla bicicletta e pertanto grande difficoltà a guidarla. Con l’utilizzo del carbonio, gli attacchi manubrio sono arrivati a un livello di elasticità tale da riuscire ad assorbire gran parte delle sollecitazioni avvertite dal cicloamatore durante la pedalata, contribuendo al tempo stesso alla riduzione del peso della bicicletta.
Attenzione però, perché il carbonio è un composito alquanto delicato e un non corretto serraggio delle viti a brugola può rischiare il più delle volte rotture del manubrio. È importante dunque rispettare le coppie di serraggio indicate dai produttori e di utilizzare una chiave dinamometrica.
Anche l’alluminio rappresenta un ottimo materiale per l’attacco manubrio della nostra bici da corsa. Usato in leghe 6000 e 7000, conferisce molta leggerezza al prodotto finito. Da ricordare però la tendenza all’usura da parte di questo materiale e pertanto un attacco manubrio in alluminio è più soggetto a rotture col passare del tempo. Ci sono poi soluzioni in acciaio, materiale certamente più sicuro ma più pesante.
Quale attacco manubrio scegliere
Attacco manubrio FSA OS-99 CSI
Attacco manubrio AL7050/T6 forgiato e prodotto con tecnologia CNC da Full Speed Ahead. La piastra anteriore è sagomata con 4 viti in titanio 6/4. L’attacco manubrio FSA OS-99 CSI è realizzato in nero anodizzato con disegni flip-flop. Prodotto appositamente per manubri da 31,8 mm e per tubo sterzo da 1,1/8″. L’altezza della sezione esterna è 35 mm ed è disponibile nelle dimensioni +/-6º x 80, 90, 100, 110, 120, 130 mm. L’attacco 100mm raggiunge un peso di 126g.
Attacco manubrio Ritchey Superlogic Carbon C260
L’attacco manubrio Ritchey SuperLogic Carbon C260 è stato creato appositamente per i potenti specialisti delle classiche.
Attraverso l’utilizzo del carbonio alto modulo C260, le sezioni maggiorate e il frontalino più ampio, Ritchey ha ottenuto un attacco manubrio da un ottimo rapporto peso/resistenza. Il più rigido e avanzato attacco manubrio mai prodotto da Ritchey. Il frontalino in alluminio 2014 è stato appositamente realizzato per creare una grande interfaccia col manubrio in modo da ridurre lo stress sulle viti.
Le viti 4x TORX T-20 del frontalino e il design brevettato del morsetto manubrio riducono il peso, aumentano la rigidità e distribuiscono lo stress più uniformemente. Le viti contrapposte per il serraggio del cannotto forcella sono state studiate per dissipare le sollecitazioni anche su tubi sterzi leggerissimi. È disponibile in lunghezze da 90 a 130mm con angolo 84/6°. La finitura è in carbonio opaco UD. Il peso per la dimensione 110mm è di 125 grammi.
Attacco manubrio 3T ARX II Team
Arx II è l’attacco manubrio 3T studiato quale evoluzione del più popolare in lega Arx, lanciato ormai nel lontano 2007. Da allora quell’attacco manubrio è stato montato in ogni tipologia di bici da corsa ed è per questo che i tecnici della 3T hanno deciso di riproporlo al mercato con qualche piccolo aggiornamento, mantenendo lo stesso design. Ecco in che cosa consistono le modifiche:
- Aspetto frontale ovalizzato
- Lati leggermente appiattiti
- Il blocco dell’attacco al canotto forcella avviene con un solo bullone M6 (in precedenza era bloccato con due bulloni M5)
- I bulloni sono gli elementi di tipo Torx (più sicuri rispetto alle viti a brugola del modello precedente)
Attacco manubrio 3T ARX LTD
L’attacco manubrio 3T modello ARX Ltd è stato ideato con la forma originale del 2008, ma con una peculiarità che lo rende davvero esclusivo: la possibilità di essere personalizzato con una scelta di sei colori brillanti, a scelta tra Blu, Verde, Azzurro, Arancio, Rosa e Giallo. Al di là di questa chicca, l’attacco manubrio di 3T risulta essere il più leggero e rigido della gamma Arx (118 g nel modello da 11 cm). Il design ormai collaudato da anni garantisce un montaggio sicuro su sterzi e manubri in carbonio senza richiedere valori di coppia elevati durante il montaggio.